mercoledì 27 gennaio 2010

Cani di taglia piccola: il Fox Terrier



Il Fox Terrier è un cane da caccia di nazionalità britannica ed appartiene al gruppo dei Terriers, cioè dei cani utilizzati per la caccia nelle tane.

Originario dell’antico Egitto, questo cane è stato introdotto in Europa probabilmente dai Romani e viene citato come “cane da castoro” nella Lex Baiuvariorum dei Merovingi (635 d.C.); poi lo troviamo raffigurato nelle scene di caccia dell’arazzo di Bayeux, mentre sono definiti “Teroures” e “Terryers” nel 1500 i cani per cacciare volpi e tassi.

Nel 1576, in un’opera sui cani inglesi, si parla dei “Terrars” come cani specializzati nello stanare senza paura la selvaggina e da questi si sarebbero differenziati negli anni successivi diverse razze, fra cui appunto il Fox Terrier (dall’inglese fox=volpe).

Nell’Ottocento, per la caccia alla volpe praticata perlopiù dagli aristocratici, questi cani divennero indispensabili al punto che furono selezionati soltanto soggetti bianchi per evitare che si confondessero con le volpi stesse e quindi per evitare che fossero sparati dai cacciatori.

Alla fine dell’Ottocento, in seguito alla selezione, il Fox Terrier era diventato così elegante ed armonico da essere allevato anche come cane da compagnia, ma nello stesso tempo lo si utilizzava per dare la caccia ai topi e addirittura si organizzavano dei tornei: in un recinto pieno di rottami venivano liberati i cani, che dovevano scovare e uccidere il maggior numero di topi nel più breve tempo possibile, e intanto si scommetteva sul possibile vincitore.

Il Fox Terrier, così come lo conosciamo oggi, è stato quindi selezionato alla fine dell’Ottocento incrociando Terriers del Cheshire e dello Shropshire e forse anche il Beagle.

La razza fu presentata per la prima volta in esposizione a Birmingham (Inghilterra) nel 1862 con due soggetti, Old Jock e Trap, che sono considerati i capostipiti del Fox Terrier a pelo liscio.

Da questi si sono ottenuti poi, per selezione, anche i Fox Terrier a pelo ruvido, che divennero di gran moda in Francia, in America e in Italia negli anni Trenta.


STANDARD DI RAZZA

Il Fox Terrier deve essere tendenzialmente un cane attivo, vivace e gaio, oltre che veloce e resistente.

La testa presenta un cranio moderatamente stretto, degradante in larghezza fino agli occhi, guance non piene e tartufo nero.
Gli occhi sono scuri, piccoli e rotondi, piuttosto infossati, pieni di vita e intelligenti.
Le orecchie sono a forma di V rovesciata, piccole e ricadenti in avanti.

Il collo è muscoloso e asciutto, senza giogaia.
Il torace non è troppo largo, il dorso è corto e diritto.
Gli arti sono forti e muscolosi con piedi rotondi e compatti.
La coda è piazzata in alto, portata gaiamente, ma non sul dorso né arrotolata.

Il mantello è costituito da pelo liscio, denso e abbondante nella razza a pelo liscio, mentre in quella a pelo ruvido è denso, compatto, duro e presente in maniera caratteristica sul muso e sugli arti.
Il colore predominante è il bianco; non sono graditi i colori tigrato, rosso fegato e blu lavagna.

Il peso è compreso tra i 6,9 e gli 8,2 kg.; l’altezza non deve superare i 39,5 cm. al garrese.


CARATTERE

Pur essendo ormai un cane da compagnia, il Fox Terrier ha sempre l’istinto della caccia e quindi tende sempre ad inseguire qualsiasi animale che vede in giro: in questo caso è difficile fermarlo se non è ben addestrato all’obbedienza. E’ comunque un cane molto intelligente e che apprende subito, anche se un po’ testardo; si adatta a vivere in appartamento, ma gli piace molto passeggiare e correre con il padrone all’aria aperta.

Fa anche la guardia e abbaia in caso di rumori sospetti ed è un’ottima compagnia per i bambini, con i quali gioca volentieri.

Dal momento che è tanto attivo, spesso lo si fa gareggiare nelle prove di agilità, dove può dimostrare tutto il suo coraggio ed il suo entusiasmo.


SALUTE

Il Fox Terrier a pelo liscio non ha bisogno di grosse cure per la toelettatura, invece quello a pelo ruvido deve essere spazzolato spesso e sottoposto allo “stripping”, una particolare tecnica per eliminare il pelo morto.

Come per tutti gli altri cani, bisogna fare prevenzione periodica sia per le parassitosi che per le malattie più comuni, come la gastroenterite e il cimurro.

L’accoppiamento per le femmine non deve essere naturalmente troppo precoce per evitare problemi al momento del parto.
La sterilizzazione delle femmine conviene farla il più presto possibile, se siamo convinti di non volere cuccioli.

L’alimentazione deve essere corretta ed equilibrata e quindi è preferibile utilizzare mangimi di buona qualità piuttosto che un’alimentazione casalinga, che non apporta i giusti valori nutrizionali al nostro cane.

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giovedì 14 gennaio 2010

Non solo cani:il gatto Siberiano

Il gatto Siberiano non è molto diffuso al di fuori della Russia, però è molto famoso per una caratteristica, che lo rende unico al mondo.

Ma…cominciamo come sempre dalle origini.

E’ una razza che deriva molto probabilmente dai gatti delle popolazioni feline di San Pietroburgo, costituite da soggetti possenti, di notevoli dimensioni e dal folto pelo, dall’indole selvatica e cacciatori tenaci.

Questi gatti erano talmente belli che alcuni appassionati hanno cominciato a definire lo standard per una razza di “gatto Siberiano”, che i commerci e gli spostamenti hanno fatto conoscere oltre San Pietroburgo.

Al di fuori dei confini russi la diffusione della razza è stata inizialmente difficoltosa per le lunghe procedure di importazione, ma il primo soggetto è arrivato in Germania nel 1989, poi si è diffuso in America e anche in Italia.

Ufficialmente la razza è stata riconosciuta a livello internazionale nel 1990.


Standard di razza

Il Siberiano è considerato, alla stregua del Norvegese delle Foreste e del Main Coon, un gatto gigante: a sei mesi può pesare già 3 kg.: da adulto il maschio può arrivare anche a 10 kg. e la femmina a 6 kg.

La testa è leggermente più lunga che larga, appena arrotondata, con zigomi sviluppati e naso largo.

Le orecchie, distanziate e larghe alla base, sono di media grandezza, arrotondate in punta e con ciuffi di pelo che fuoriescono dall’interno (particolare in comune con la lince).


Gli occhi sono leggermente ovali, obliqui, distanti e preferibilmente con iride verde.

Il corpo è muscoloso e il torace largo; le zampe sono grosse, robuste e di media altezza, con piedi rotondi; la coda è spessa alla base e si assottiglia verso la punta.

Il pelo è semilungo, molto spesso e idrorepellente; il sottopelo non deve essere attaccato al corpo.

Sono ammesse tutte le colorazioni tranne chocolate (marrone), lilac (marrone chiaro), cinnamon (cannella) e fawn (cannella chiaro).


Carattere

Anche se ha un’indole selvatica, il gatto Siberiano si adatta facilmente a vivere in famiglia e diventa molto socievole.

Soprattutto se allevato bene nei primi mesi di vita, diventa un’ottima compagnia per i bambini, con i quali gioca molto volentieri.

In ogni caso, se qualcosa lo disturba, tende ad ignorare il problema e ad allontanarsi.

Accetta gli altri animali e pertanto convive tranquillamente con altri gatti nella stessa casa.

Non è per niente invadente e non richiede troppe coccole, ma quando il padrone torna a casa l’accoglienza sarà calorosa.


Alimentazione e salute

Anche per il Siberiano un’alimentazione razionale è alla base di una crescita corretta e di uno stato di salute ottimale, pertanto è conveniente utilizzare crocchette o scatolette di buona qualità piuttosto che cibi casalinghi, che non possono garantire una dieta equilibrata.

Tra le cure indispensabili per la sua salute ricordiamoci di vaccinarlo ogni anno, di fare i trattamenti contro i parassiti interni ed esterni e di sterilizzarlo, se necessario, verso i sei mesi di età (anche la femmina, che in questo modo ridurrà il rischio di tumori mammari).

Se invece vogliamo far riprodurre la nostra gattina, conviene aspettare almeno che compia un anno di età.


Ma qual è la caratteristica che rende questo gatto unico al mondo?

E’ quella di essere l’unico gatto ipoallergenico, che cioè non dà grossi problemi di allergia alle persone sensibili.

Ciò è dovuto alla particolarità, da parte del Siberiano, di non produrre la proteina Fel d1, di solito presente nella saliva degli altri gatti e responsabile di reazioni allergiche nell’uomo.

E’ quindi un gatto che tutti possono tenere in casa senza problemi.

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