L' influenza suina è una malattia respiratoria virale dei maiali ad alta diffusione, ma con scarsa mortalità e può trasmettersi sporadicamente all' uomo.
mercoledì 29 aprile 2009
Influenza suina?
Pubblicato da Martin alle 09:38 11 commenti
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lunedì 20 aprile 2009
Cani di taglia piccola: il Volpino
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venerdì 17 aprile 2009
Cultura? Sì, grazie!
Dal 18 al 26 aprile si svolgerà la XI Settimana della Cultura organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all' insegna dello slogan " La cultura è di tutti: partecipa anche tu ".
In questo periodo l' ingresso sarà gratuito o a costo ridotto in musei, monumenti, aree archeologiche statali e in siti culturali non statali che aderiscono all' iniziativa: ci saranno convegni, mostre, visite guidate, concerti , eventi organizzati ad hoc per l' occasione in tutta Italia.
Pubblicato da Martin alle 08:27 7 commenti
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mercoledì 15 aprile 2009
Panda in Italia.
Incredibile, ma vero!
Anche i panda si mobilitano a fianco delle popolazioni abruzzesi e portano il loro modesto contributo ai terremotati.
In che modo?
Scopriamolo in questa pagina e guardiamo questo filmato.
Pubblicato da Martin alle 15:21 5 commenti
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martedì 14 aprile 2009
Il cane di Obama? Bo!
Pubblicato da Martin alle 12:09 2 commenti
mercoledì 1 aprile 2009
Non solo cani...il gatto Norvegese delle Foreste
E' questa una razza molto antica, ricordata dai popoli scandinavi sia nella mitologia che nelle fiabe con un ruolo positivo, al contrario delle credenze negative sui gatti diffuse nel resto del mondo .
Secondo la mitologia nordica, per esempio, a trainare il carro di Freya, dea dell' amore, erano due gatti; invece nelle fiabe locali si racconta che i gatti non fanno rumore camminando, perchè alcuni elfi utilizzarono il " rumore dei passi di gatto " per fabbricare una corda indistruttibile necessaria per legare il dio malvagio Loki alle scogliere dell' inferno.
Si può intuire pertanto come sia stretto il rapporto fra gli Scandinavi e questi gatti, anche perchè un tempo, durante il lungo e rigido inverno locale, erano un' ottima compagnia gli uni per gli altri.
Però il Norvegese non è una razza autoctona: gli studi di genetica hanno dimostrato che anche questo gatto deriva dal Felis libica e dal Felis silvestris, antenati di tutti i gatti domestici del mondo, e che il suo mantello medio-lungo è pertanto un adattamento all' ambiente freddo in cui vive.
Il Norsk Skaukatt, questo il suo nome originale, ufficialmente è stato riconosciuto come razza nel 1930 ad Oslo e poi si è diffuso negli anni '50 nel resto del mondo.
Il suo aspetto tipico, che fa pensare immediatamente a foreste e nevi perenni, è dovuto ad una folta pelliccia e ad un sottopelo lanoso, che lo isola dall' ambiente esterno come un impermeabile; se poi questo gatto vive in ambienti riscaldati il pelo diventa morbidissimo.
Lo standard di razza perciò non ammette soggetti privi di sottopelo, che si forma normalmente verso il quinto mese di vita, quando scompare il mantello da cucciolo. Soltanto i gatti Norvegesi dei Lapponi hanno il pelo più corto dal momento che vivono in un ambiente comunque molto freddo, ma più secco di quello della Norvegia.
Sono ammessi tutti i colori di mantello e se sono presenti striature si parla di soggetti Agouti.
Secondo lo standard di razza il Norvegese deve avere una corporatura robusta, ma non tozza (il maschio può pesare fino a 7 kg, la femmina fino a 5 kg.), con zampe alte e forti e unghie potenti, che gli permettono di scalare alberi e pareti rocciose. A questo riguardo bisogna citare un comportamento particolare che lo distingue dagli altri gatti, che scendono dagli alberi sempre a testa in giù; invece, proprio perchè si fida molto delle sue potenti unghie, il Norvegese scende dagli alberi praticamente come fa l' uomo.
La testa del Norvegese deve essere forte e di forma triangolare, con il profilo diritto, gli occhi espressivi, le guance piene e le vibrisse lunghe; le orecchie sono grandi, poste molto in alto sulla testa e con ciuffetti di pelo in punta; il collo è protetto da una vistosa " gorgiera " di pelo e la coda, tipica, è folta e lunga.
Per quanto riguarda il carattere bisogna dire che il norvegese è lento e pigro, ma improvvisamente può diventare molto curioso e grande cacciatore; gradisce sempre la compagnia dell' uomo, con il quale gioca senza stancarsi mai.
Si deve stare molto attenti alla cura del suo pelo, soprattutto nei periodi di muta, spazzolandolo con cura per eliminare il pelo morto, che non fa crescere bene il pelo nuovo; in più, tutto il pelo che non viene spazzolato può essere ingurgitato e provocare disturbi intestinali, come già detto per esempio nel post che riguarda il Persiano.
Per l' alimentazione conviene utilizzare sempre prodotti specifici, soprattutto nel primo anno di vita, in modo da ottenere uno sviluppo corporeo ottimale.
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Pubblicato da Martin alle 10:42 11 commenti
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