sabato 31 ottobre 2009

Post for feed


Scrivo questo post "di servizio" soltanto per controllare che i miei feed funzionino, perché credo di aver smanettato un po’ troppo con Feedburner ultimamente . Pertanto chiedo gentilmente a tutti coloro che sono abbonati ai miei feed di farmi sapere nei commenti se ricevono normalmente gli aggiornamenti del mio blog. Grazie a tutti!
So bene che questo termine, feed, non è ben chiaro a tutti, pertanto invito coloro che ancora fossero digiuni sull’ argomento a leggere questo post di Parsifal32 o questo di Creareblog o anche questo mio post.
Colgo comunque l’ occasione anche per invitare tutti coloro che mi leggono a firmare il guestbook, che da oggi trovate in fondo alla pagina.

venerdì 23 ottobre 2009

Novità sul blog: il forum


Questo post è stato rimosso.

mercoledì 21 ottobre 2009

" OTTOBRE 2009: ALL’AQUILA E’ EMERGENZA UMANITARIA " ( Miss Kappa )

Riporto in questo post l' appello che Miss Kappa chiede di diffondere il più possibile per solidarietà con tutte le persone che , dopo il sisma in Abruzzo, sono ancora costrette a vivere in tenda con l' inverno alle porte.
Ecco il testo:

OTTOBRE 2009: ALL’AQUILA E’ EMERGENZA UMANITARIA


Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere.

A chi ha mantenuto alta l’attenzione sul dramma che ha colpito il nostro territorio e sulla gestione del post sisma.

Oggi, il 18 di ottobre, all’Aquila fa freddo. Siamo nella fase più drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all’inverno, un inverno che sappiamo essere spietato.

Le soluzioni abitative, promesse per l’inizio dell’autunno, non ci sono. Circa 6000 persone sono ancora nelle tende.Meno di 2000 persone sono finora entrate negli alloggi del piano C.A.S.E o nei M.A.P.La maggior parte degli Aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di rientrare.

Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti lontani e difficilmente raggiungibili.Noi, definiti “irriducibili”, siamo in realtà persone che (come tutti gli altri) lavorano in città, i nostri figli frequentano le scuole all’Aquila, molti non sono muniti di un mezzo di trasporto, altri possiedono terreni od animali a cui provvedere. Siamo persone che qui vogliono restare anche per partecipare alla ricostruzione della nostra città.Da oltre sei mesi viviamo in tenda, sopportando grandi sacrifici, ma con questo freddo rischiamo di non poter più sopravvivere.Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati (che sempre più spesso sono lontanissime) minacciano di toglierci acqua, luce, servizi.Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà.

Gli enti locali e la Protezione Civile ci hanno abbandonati. Secondo le ultime notizie che ci giungono i moduli abitativi removibili che stiamo richiedendo a gran voce da maggio, forse (ma forse) arriveranno tra 45 giorni.Oggi invece abbiamo bisogno di roulotte, camper o container abitabili e stufe per poter assicurare una minima sopravvivenza. Visto che le nostre richieste alla Protezione Civile e al Comune non sono prese in minima considerazione chiediamo a tutti i cittadini italiani un ulteriore sforzo di solidarietà.E abbiamo anche bisogno di non sentirci soli.

Per questo vi chiediamo di organizzare dei presidi nelle piazze delle città italiane per SABATO 24 OTTOBRE portando nel cuore delle vostre città delle tende per esprimere concretamente solidarietà a noi 6000 persone che viviamo ancora nelle tende ad oltre sei mesi dal sisma.Un altra emergenza è cominciata oggi. Non dettata da catastrofi naturali ma dalla stessa gestione del post sisma, da chi questa gestione l’ha portata avanti sulla testa e sulla pelle delle popolazioni colpite.

Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero.


Per donazioni e contatti:

emergenzaottobre2009@gmail.com

339.19 32 618 - 347. 03 43 505

per ulteriori informazioni aggiungo il mio numero

348. 30 55 965

martedì 20 ottobre 2009

Non solo cani: il gatto Abissino



Il gatto Abissino ha una storia antica e abbastanza controversa: é un felino che somiglia tantissimo al gatto selvatico africano capostipite di tutti i gatti domestici, il Felis lybica, del quale sono state ritrovate raffigurazioni già nelle piramidi dell’ antico Egitto.

Il nome di questa razza non deriva dal luogo d' origine, ma dal fatto che il primo esemplare Abissino fu portato in Europa dall' Etiopia, detta un tempo Abissinia. 
Ciò avvenne intorno al 1870, quando il continente africano era colonizzato soprattutto dagli Inglesi, che importarono in Europa i primi soggetti di questa razza, il cui capostipite é considerato Zula. Portato in Gran Bretagna nel 1868, Zula fu incrociato con gatte di razze locali e il fascino che esercitò questo gatto amplificò la passione per l'antico Egitto, tanto diffusa in quel periodo.
Secondo gli studiosi, qualche esemplare fu importato anche dai paesi dell' Oceano Indiano e soprattutto da Calcutta, grande porto di passaggio per i mercanti inglesi.

Questa razza fu quindi in auge dalla fine del 1800 alla seconda guerra mondiale, quando ci fu un calo della sua diffusione per il blocco degli scambi commerciali; inoltre fra il 1960 e il 1970 un'epidemia di leucemia felina colpì in maniera particolarmente violenta questa razza.
Ma oggi l' Abissino é di nuovo diffuso in tutto il mondo ed é considerato uno dei gatti più belli e pregiati: anche in Italia é in costante crescita il numero degli allevamenti per questo gatto.

Standard di razza

Il mantello dell'Abissino può essere "selvatico" (arancio bruno picchiettato di nero) e rosso (rosso bruno picchiettato di nero), ma esistono anche varietà più rare, per esempio azzurra o crema. 
La caratteristica del mantello é in ogni modo la " picchiettatura ", dovuta a due o tre strisce di colore diverso che si alternano (effetto " ticking "); inoltre occhi, labbra e mento sono circondati da fasce color crema molto eleganti.
La testa è triangolare e allungata e il naso è scuro con orlatura nera.
Le orecchie sono grandi, tondeggianti e aperte.
Gli occhi sono di colore verde o giallo o nocciola, ma sempre molto luminosi.
Gli arti sono sottili ed eleganti. La coda è lunga e affusolata. Il peso varia tra i 2,5 e i 5 kg.

Il carattere 

L’ Abissino è un gatto che ama vivere in compagnia dell’uomo; è vivace, curioso e molto equilibrato, pertanto è particolarmente adatto a famiglie con bambini, anche perché è molto giocherellone: facilmente il gioco lo porta a scatenarsi in una serie di acrobazie, salti, corse e capriole.
Spesso partecipa alla vita familiare esprimendo le proprie opinioni con particolari modulazioni del suo miagolio; inoltre produce delle fusa che sono due volte più rumorose e potenti delle fusa degli altri gatti.
L’ istinto lo porta a rubare di tutto in qualsiasi situazione, anche dopo averlo sgridato o punito: non è comunque vendicativo o nevrotico, ha solo bisogno dell’ attenzione e dell’ affetto delle persone con cui vive.

E’ un gatto molto vorace, ma non ingrassa a causa della sua naturale tendenza a muoversi continuamente; tende quindi spesso a mendicare bocconcini, ma non bisogna esagerare nel concederglieli: l’importante è alimentarlo con cibo di buona qualità, soprattutto se si tratta di un gattino o di un gatto anziano.

Dal punto di vista delle malattie, l’abissino non è un gatto particolarmente sensibile; come gli altri gatti a pelo corto non ha bisogno nemmeno di essere spazzolato troppo spesso. E’ soggetto però ad alcune malattie genetiche, che gli allevatori cercano di controllare con un attento lavoro di selezione.

giovedì 8 ottobre 2009

Piccolo vademecum contro l' influenza A



Dell’ influenza A ( detta originariamente suina ) avevamo già parlato in questo post, ma ora si avvicina quel periodo dell’ anno in cui siamo più vulnerabili e pertanto credo sia giusto essere un po’ più precisi sull’ argomento.

L’ influenza A dell’ uomo è causata da un virus influenzale, sottotipo H1N1, sviluppatosi nei suini soprattutto per le condizioni stressanti di allevamento (sovrappopolazione e uso indiscriminato di antibiotici) e derivante a sua volta da virus influenzali umani. Tutti questi passaggi hanno portato alla fine alla formazione di un virus, che si trasmette più facilmente rispetto ad altri, ma per fortuna senza gravi conseguenze. Si parla dunque di pandemia ( dal greco “pan-demos=tutto il popolo” ) perché colpisce facilmente molte persone.

I sintomi che caratterizzano questa patologia nell’ uomo sono la febbre oltre i 38 gradi, dolori muscolari ed almeno uno di questi sintomi respiratori: tosse, mal di gola, congestione nasale; inoltre possono comparire mal di testa, debolezza e, qualche volta, nausea o vomito.

La trasmissione avviene attraverso le goccioline delle nostre secrezioni disperse con la tosse e gli starnuti, ma anche con le mani contaminate dalle secrezioni stesse.

La durata dell’ influenza è normalmente di 4-5 giorni, ma può essere più lunga nelle persone che hanno già altri problemi di salute. Conviene comunque restare a riposo fino a 48 ore dalla scomparsa della febbre.

La terapia, come per ogni forma influenzale, si basa sul riposo, l’ assunzione di liquidi e l’ uso di farmaci antipiretici per abbassare la febbre, antinfiammatori contro i dolori e sedativi della tosse.
Per alcuni soggetti a rischio ( per esempio i bambini e gli anziani o i malati con patologie croniche ) è indicato l’ uso di farmaci antivirali.
Naturalmente sarà sempre il medico a prescrivere questi medicinali, se necessario.
E sarà sempre il medico a decidere se è opportuno l’ esame specifico per l’ influenza A, che consiste in un tampone faringeo.

Come prevenzione bisogna curare l’ igiene delle mani ( lavarle spesso e sempre con acqua e sapone ), coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce e gettare subito il fazzoletto, non mangiare o bere cibi e bevande già iniziati da altri, non passarsi le sigarette ( questo vale soprattutto per i ragazzi ).

A breve sarà disponibile il vaccino, che sarà somministrato inizialmente a categorie a rischio quali il personale sanitario, le forze dell’ ordine, vigili del fuoco, donne in gravidanza e bambini che frequentano l’asilo nido.
Ma senza aspettare il vaccino possiamo chiedere già al nostro medico di prescriverci dei farmaci che rafforzino le nostre difese immunitarie. Ne esistono diversi in commercio, sia allopatici che omeopatici, e sono compatibili con il vaccino.

mercoledì 7 ottobre 2009

Ogni fiore é segno d' amore 2



Veramente stavo preparando un post sull' influenza A per oggi, ma l' ho messo da parte per domani, perchè Paola mi ha avvisato che donava a tutti i suoi lettori rose e viole tanto belle; allora non ho potuto fare a meno di ringraziarla immediatamente e con la frase che ripete sempre la mia cara mamma ogni volta che riceve un regalo:  " Ogni fiore é segno d' amore ".


Grazie, Paola!

 
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