mercoledì 28 gennaio 2009

Cani di taglia piccola: Il Pechinese



In precedenza abbiamo visto le caratteristiche dello Yorkshire, del Chihuahua e del Barboncino, ma c'è un'altra razza piccola di cani, importante e famosa , di cui non possiamo fare a meno di parlare: il Pechinese.

Narra una leggenda cinese che un leone amava a tal punto una scimmietta che gli dei, impietositi da quell'amore impossibile, rimpicciolirono il leone in modo che si potesse realizzare quella strana unione: nacque così il Pechinese, dal musetto di scimmia e dal corpo di leone.

Questa leggenda spiegherebbe il carattere "particolare" di questo cane, affettuosissimo e legato al padrone, ma nello stesso tempo altero e regale proprio come un leone.

Tornando alla realtà, è più probabile che il suo comportamento dipenda dalla antichissima abitudine a convivere con le caste privilegiate nei palazzi di re e imperatori orientali.

Infatti questo cane ha origini millenarie ed è sempre stato così come lo vediamo oggi, dal momento che lo ritroviamo uguale in pitture, medaglioni ed incisioni, con gli stessi occhi sporgenti e la coda da leone, folta e curva sulla schiena.

Molti arrivano a dire che fosse il cane di esclusiva proprietà della casa imperiale, sacro a tal punto che fino agli inizi del 1900 una legge imperiale puniva con la morte chiunque avesse rubato o ucciso questi cani.

E' comunque vero che fu tenuto in altissima considerazione alla corte imperiale, dove si cercò sempre di metterne in risalto la somiglianza con il leone, simbolo del buddismo.

Ecco perchè il cane-leone ha una grande dignità ed una notevole considerazione di sè.

I cani cresciuti a corte dovevano necessariamente essere di taglia piccolissima, di colore rosso scuro e con la maschera nera; ma contemporaneamente una altra varietà di questo cane veniva allevata nei monasteri tibetani: questi esemplari erano un po' più massicci, talvolta neri con una macchia bianca in fronte, simbolo buddista molto ricercato.

In ogni caso la razza fu gelosamente custodita in Cina praticamente fino al 1860, anno in cui, in seguito a movimenti rivoluzionari, Inglesi e Francesi occuparono il palazzo imperiale di Pechino, dove furono ritrovati alcuni soggetti di questa razza, appartenuti probabilmente alla imperatrice madre, che si suicidò prima della sconfitta.

Questi cani furono portati in Inghilterra ed uno addirittura donato alla regina Vittoria: si sviluppò così l'allevamento europeo e più tardi quello americano.

Parliamo ora dello standard attuale.

Il Pechinese è un cane piccolo, ma massiccio e coraggioso, con aspetto leonino.
La testa è larga e appiattita; il naso, piazzato alto fra gli occhi, è cortissimo, largo, con le narici ben aperte e nere; il muso è largo e rugoso; gli occhi sono grandi, scuri e prominenti; le orecchie, a forma di cuore, hanno frange molto lunghe; la bocca non deve mostrare i denti o la lingua; il collo è corto e muscoloso.

Il tronco è corto e si restringe posteriormente.
Gli arti anteriori sono corti e grossi; quelli posteriori meno grandi, ma solidi.
I piedi sono larghi e piatti, quelli anteriori un po' girati in fuori.
La coda è piazzata alta, leggermente ricurva sul dorso a pennacchio.

Il mantello è lungo, soprattutto su orecchie, arti e coda.
I colori sono tutti ammessi, ma i soggetti pluricolori devono avere macchie ben delimitate.
Il peso varia dai 2 agli 8 kg.
Se prendiamo un Pechinese con noi ricordiamo che il suo folto mantello ha bisogno di molta cura: pettiniamolo e spazzoliamolo spesso per dargli un bell'aspetto.
Per quanto riguarda la salute c' è da dire che, essendo cani dal musetto corto, possono avere difficoltà respiratorie.

lunedì 26 gennaio 2009

Una foto per gioco


Questa immagine l'ho promessa a Saetta, che mi ha coinvolto nel seguente giochino: andare nella cartella dove si conservano le immagini; all'interno di essa scegliere la sesta cartella, e all'interno della sesta cartella scegliere la sesta foto; poi postare l'immagine e parlare di essa.


Io non ho tante immagini sul computer e ho scelto questa bella foto di Taranto by night, perchè mi piacciono molto l'angolazione e la luce (naturalmente non l'ho scattata io) e inoltre l'ho usata in uno dei primi post di questo blog. Chi vuol continuare questo gioco?

lunedì 19 gennaio 2009

Forse è un po' tardi...


...ma sono sempre in tempo per ringraziare la cara Lella del premio che mi ha voluto assegnare e che vedete in cima al post. Naturalmente io lo dedico a tutti coloro che mi seguono e, in base al regolamento di questo premio indico, in modo casuale ed estemporaneo, alcune mie dipendenze:
la musica...la lentezza...il gioco...il viaggio...ecc., ecc., ecc.
Se vi piace questo gioco, ritirate il premio e fate anche voi un bell'elenco di "dipendenze".
Alla fine, se ci saranno abbastanza risposte, prometto di stilare una bella classifica per capire a cosa non possiamo assolutamente rinunciare.

martedì 13 gennaio 2009

Datemi una mano!


Mi sono accorto che più passa il tempo e più elimino fronzoli dal mio blog. Ultimamente ho eliminato il link ad un sito che offriva per un giorno gratuitamente programmi che sono di solito a pagamento e ho sostituito il traduttore con uno proposto da Battito d'ali, che mi sembra più funzionale di quello che avevo prima. Volevo però aggiungere un servizio di messaggeria (si dice così?) per dare la possibilità di lasciare sul blog dei saluti estemporanei e, dopo diverse prove, ho scelto Cbox, che sicuramente molti già conoscono: vi invito a lasciarmi un messaggio e a dirmi se è una buona idea oppure no. Sempre per la voglia di novità che mi pervade, sto anche provando ad aggiungere una terza colonna al mio blog (su un blog di prova, naturalmente), ma finora, nonostante la mia buona volontà, i risultati sono stati nulli: ringrazio lo stesso Risorse per blogger e Creare blog per i preziosi consigli sull' argomento. Comunque non mi arrendo e farò altri tentativi, tempo permettendo. Se qualcuno ha già qualche esperienza di questo tipo è il benvenuto, si faccia pure avanti. Io nel frattempo continuerò a provare, provare,provare...

giovedì 8 gennaio 2009

Non solo cani...il gatto Siamese


Andiamo avanti con la nostra rassegna sulle razze di gatti più diffuse ed amate. Subito dopo l'Europeo e il Persiano troviamo sicuramente il gatto Siamese.

Il Siamese fu descritto per la prima volta nel 1794 da un etnologo tedesco durante una spedizione nella regione del Mar Caspio. Come si può intuire dal nome, è originario della regione del Siam (l' odierna Thailandia), dove sembra fosse adibito alla guardia dei palazzi reali e dei templi buddisti; in Europa la prima coppia di gatti Siamesi arrivò con un console inglese proveniente da Bangkok.

Questi gatti, rispetto allo standard odierno, erano più corpulenti, ma in seguito il lavoro di selezione degli allevatori ha reso il siamese più asciutto.

Infatti lo standard di razza oggi delinea un Siamese "snello ed elegante", ma muscoloso; la testa è cuneiforme e di media grandezza e non ha guance sporgenti; le orecchie sono grandi, appuntite e larghe alla base; gli occhi sono a mandorla, leggermente inclinati e di un bellissimo azzurro profondo.

Il corpo, anche se snello, è solido e il collo è lungo e stretto; le zampe sono sottili e alte e con piedi piccoli e ovali; la lunga coda termina a punta.

Il Siamese è un gatto a pelo corto e il mantello deve essere fine, lucido e di colore chiaro, tranne che nei cosiddetti "points", cioè maschera, orecchie, zampe, piedi e coda: la maschera copre tutto il muso fino alle orecchie.

In pratica i siamesi sono parzialmente albini, cioè i "points" si colorano a circa un anno di età.

Il colore del mantello deve essere il più chiaro possibile e in armonia con quello della maschera.

Per la cura del mantello bisogna usare una spazzola morbida oppure un pettine a denti stretti e rimuovere il pelo morto.

Per quanto riguarda il carattere i Siamesi sono esuberanti, intelligenti e ostinati, ma anche docili e molto affezionati a coloro con cui vivono; infatti sono socievoli e non amano la solitudine.

Un' alimentazione equilibrata, senza scarti e senza avanzi, rende il pelo lucido e mantiene in buona salute il nostro gatto.

Per la riproduzione sono gatti molto precoci: il maschio è già attivo intorno ai sette mesi, la femmina a otto, nove mesi può mostrare i segni del primo calore, ma evitiamo di farla accoppiare a questa età, perchè non ha ancora raggiunto lo sviluppo corporeo ideale per portare avanti la gravidanza.

Altri importanti accorgimenti per mantenere i nostri gatti in buona salute, oltre alla vaccinazione annuale, sono la prevenzione delle parassitosi intestinali (attuabile mediante farmaci per uso veterinario) e l' uso regolare di prodotti antipulci nei mesi estivi.

lunedì 5 gennaio 2009

Cioè...volevo dire..



...alla grandissima! E sapete perchè? Perchè la nostra cara amica Paola ha donato, a tutti noi che la leggiamo, altri due formidabili riconoscimenti e pertanto la ringrazio pubblicamente con questo post. Ciao, Paola e grazie ancora per “Uber Amazing Blog” e “I love your blog”.

sabato 3 gennaio 2009

Il 2009 inizia alla grande...




...almeno per me! Inizia con un carico di piacevolissime sorprese.


In questi giorni di festa il mio blog è stato infatti insignito del premio Dardos (addirittura per la terza volta!) dalla dolcissima Ariapura, sempre molto cara con me.


Ma non finisce qui!


Le gentilissime Frufrupina, Paola e Cinzia hanno pensato bene di dedicarmi anche il premio Kreative Blogger, che ho ritirato con sommo piacere e che giro, come il premio Dardos, a tutti i blog che seguo e che mi fanno una grande compagnia.


Tutte queste manifestazioni di affetto scaldano il cuore e mi hanno dato la carica necessaria per cominciare il nuovo anno col piede giusto e con nuove motivazioni.


Pertanto, parafrasando un po' quelle vignette che andavano di moda alcuni anni fa, posso tranquillamente affermare che "la felicità è...ogni sorpresa che la vita ti regala".


A tutti un buon 2009 ricco di emozioni e felicità.

 
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